Convivio Ristorante

Il Convivio nasce da un’idea semplice: portare in tavola la tradizione veneta con uno sguardo più raffinato.
Marco, chef e titolare, l’ha aperto in un momento difficile — nel pieno della pandemia — trasformando la sua passione in un luogo che oggi è diventato un punto di riferimento nel Bassanese.

Come lavoro

Fotografare un ristorante significa prima di tutto capirne la filosofia.
Che tipo di esperienza vuole offrire, quale atmosfera desidera trasmettere a chi entra.

Per questo parto sempre dal confronto con il titolare: capire l’intento dietro ogni scelta — dall’arredo alla luce — è fondamentale per costruire immagini coerenti.
Non mi interessa una foto semplicemente “bella”: dev’essere fedele alla sensazione che si prova davvero varcando quella porta.

Il mood visivo nasce da qui.
Preferisco immagini vive, con carattere, capaci di far percepire l’ambiente e di invitare chi guarda a saperne di più.
Mostro com’è il posto, ma lascio spazio alla curiosità — quella che spinge un potenziale cliente a volerci entrare e prenotare.

I piatti

Fotografare un piatto significa rispettare la visione di chi lo ha creato.
Ogni portata racconta qualcosa dello chef: tecnica, gusto, intenzione.
Per questo scelgo di fotografare i piatti reali, quelli che arrivano davvero in tavola, senza ricorrere a “esempi” costruiti solo per lo scatto.

Le immagini devono essere sincere.
Devono restituire la stessa sensazione che si prova davanti a quel piatto, appena servito.
Attraverso la luce, i colori e i dettagli, cerco di far immaginare i sapori e il piacere che nasce dal mangiare qualcosa preparato con cura, amore e passione.

Le persone

Dietro ogni piatto ci sono mani, volti e gesti reali.
Mostrare il personale mentre lavora significa raccontare la parte più vera di un locale: chi ogni giorno crea, accoglie e rende possibile l’esperienza che il cliente vive.

Non sono scene costruite, ma momenti autentici.
Ciò che si vede nelle immagini è davvero ciò che accade in cucina o in sala.
Il mio compito è solo quello di osservare e restituire, attraverso la fotografia, la naturalezza e la passione che rendono questo posto vivo.
Non serve inventare nulla: è la realtà stessa, quando la si mostra con onestà, a risultare più accattivante di qualsiasi messinscena.

Nulla di costruito, nulla di inventato.
Solo la realtà di un luogo raccontata con rispetto, per farla arrivare a chi ancora non la conosce.

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